Cari followers, oggi vi proponiamo il racconto di una vita vissuta ai margini, con la dignità di chi crede ancora che ci possa essere un futuro migliore…
Scritto da Roberto Addeo che dipinge con struggente poesia piccoli affreschi di vita quotidiana spesso crudeli e avvilenti, e li avvolge di una sottile ironia che permette al lettore di sperare che il protagonista ce la farà, che nonostante commetta errori e spesso si arrenda allo squallore della sua esistenza, troverà infine la forza di rialzarsi.
GENERE: narrativa, contemporaneo
DATA USCITA: 7 novembre 2017
TRAMA: “Luna allo zoo” è il secondo romanzo di Roberto Addeo. Ambientato a Bologna, città in cui l’autore ha vissuto per più di dieci anni, narra, in prima persona, le piccole tragedie quotidiane, le snervanti ossessioni, le pulsioni amorose, le continue incertezze, le stralunate ma poetiche considerazioni sul mondo, le nere visioni e i drammatici fallimenti di un venticinquenne campano, trasferitosi a Bologna in cerca di lavoro. Il protagonista non farà altro che trascinarsi da uno squallore all’altro per tutta la durata del romanzo, incapace di dominare la sua giovane esistenza, errante e senza futuro. Mai prenderà posizione netta, sempre assumerà su di sé il suo destino, indugiando, maledicendo, sognando, ma soprattutto sbagliando. Crescendo. I suoi unici diversivi alla monotonia maledetta dello scorrere invano di giorni grigi e indefiniti saranno i rapporti saltuari con donne di cui non è innamorato, le frequentazioni amichevoli con persone che preferirebbe non conoscere, i lavori che non augurerebbe di fare nemmeno ai suoi nemici, e le serate buttate sulle strade e nei locali notturni, dove mai avrebbe voluto veramente buttarle. Il mito di Bologna, la città italiana democratica per eccellenza, tende a piegarsi esausto su sé stesso, brutalizzato da un cinismo nazionale sempre più annidato nei cuori della gente. Uno scritto semi autobiografico, divertente e, al contempo, malinconico e spietato.
«[…] La vita è quel punto nero in fondo alle pupille. Quando moriremo, saremo risucchiati tutti da quel punto. Assorbirà tutti i punti neri, la nostra stupida pelle. Siamo il pasto della morte. Un pasto ogni vita».
La Luna allo zoo è un romanzo ambientato a Bologna. Il protagonista è un ragazzo di venticinque anni, proveniente da Napoli.
La sua ambizione è di scrivere e pubblicare un romanzo e, tra un lavoro precario ed un altro, tra una sbronza ed una canna, lo scrive.
Vive in subaffitto in case precarie come i suoi lavori, con coinquilini sporchi, ladri, drogati, senza uno scopo nella vita tranne la sopravvivenza.
Una vita deprimente, illuminata a volte da brevi fidanzamenti senza amore ma con lo scopo di poter soddisfare i propri impulsi sessuali ed avere un po’ di calore umano.
Addeo ci mostra una Bologna moderna, colpita dalla crisi; mostra il divario tra i disperati, i poveri ed i benestanti ambientando il romanzo in un quartiere degradato, separato dalla Bologna bene da un ponte.
I portici bolognesi sono diventati il rifugio per senzatetto e disperati.
L’autore fotografa uno spezzone di vita quotidiana in modo parzialmente autobiografico, con un linguaggio veritiero, da strada, senza indorare la pillola.
Ci mostra le due facce della stessa medaglia, il privilegio o la fortuna di nascere dalla parte giusta della città dove nessun problema economico turba l’ esistenza delle persone che ci vivono e la sfortuna e, successivamente, l’adattamento ad una vita fatiscente da parte di persone poco raccomandabili.
Un romanzo da leggere in quanto mostra uno spaccato di vita reale alternato ad un po’ di fantasia.
Federica (Recensionista Sognare).
Si ringrazia Il Taccuino per la gentile collaborazione.
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